Antonio Gatto nasce in Calabria, a Trebisacce (Cs), nel 1941. Insegna a Roma e all’Accademia di Belle Arti di Perugia.
Molti sono i progetti realizzati con l’Università degli Studi di Cassino: dal 1996 al 2001 le mostre convegno, Tempo e forma nell’arte contemporanea, Spore, Inonia, e nel 2006 la monografia di Bruno Corà sul suo lavoro, dal titolo Forme dell’assenza.
Tra le esposizioni principali: la Biennale di Gubbio (1996-1997), la Biennale d’Arte Sacra di Teramo e la Biennale di Scultura di Carrara (2006), la Biennale della Magna Grecia (2013).
Oltre ad essere artista visivo, Gatto è anche poeta: sue le raccolte Frequenze (1998) e Qui e altrove (2007), con testi critici di Corà e Anna Angelucci.
Dal 2003 al 2006 compie numerosi viaggi in America Latina, visitando il Brasile, il Perù e il Messico.