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TESTO

Frammenti di Pavimento

XI Secolo, Seconda Metà

Marmi Policromi

Collocazione: Museo dell’Abbazia di Montecassino, Sala di Desiderio, ambiente centrale

Provenienza:  Montecassino, Chiesa Abbaziale di Desiderio (1066-1071)

TESTI DI APPROFONDIMENTO
Frammento con Motivo a Scacchiera

Il brano pavimentale è l’unico superstite del riquadro orientale della navata centrale, recuperato dopo l’ultimo conflitto mondiale. Costituiva un elemento di forma triangolare che insieme ad altri componeva parte della cornice di forma ottagonale attorno al motivo della stella ad otto punte.

Presenta un semplice motivo a scacchiera realizzato con tessere in porfido rosso, porfido verde e bianco palombino. Sono presenti anche alcune tessere in giallo antico di Numidia.

Le tessere sono disposte in alternanza cromatica: quasi tutte rosse in uno dei lati del triangolo e quasi tutte verdi nell’altro.

Frammenti con Motivi a Scacchiera e Geometrici

I frammenti costituiscono brani pavimentali superstiti provenienti da alcuni riquadri del pavimento desideriano, recuperati dopo l’ultimo conflitto mondiale.

Il motivo più semplice è la scacchiera, ove sono alternate tessere di porfido verde, giallo antico di Numidia e bianco palombino. Un altro motivo è ad ottagoni in marmo bianco e palombino tra i quali sono inserite tessere quadrate in porfido rosso e verde. Gli altri due brani rappresentano varianti del motivo a rombi. In un caso con un’unica tessera marmorea (breccia gialla, giallo antico di Numidia, marmo bianco), incorniciata da nastri composti da tessere in marmo bianco, porfido rosso, porfido verde e giallo antico di Numidia. Nell’altro caso i rombi sono formati da scacchiere (marmo bianco alternato con porfido rosso, porfido verde, astracane, broccatello di spagna), incorniciate da nastri in marmo bianco con rombi in porfido rosso e verde nelle intersezioni.

Frammento con Motivo a Spiga di Grano

Il frammento, recuperato dopo l’ultimo conflitto mondiale, costituisce un brano pavimentale superstite del pavimento desideriano.

Il motivo è di antica tradizione, già presente nei pavimenti romani di epoca clas-sica, chiamato opus spicatum, che in latino indica «opera a forma di spiga di grano». L’opus spicatum è molto diffuso soprattutto nelle pavimentazioni dove lavorarono artigiani provenienti dal cantiere desideriano (Sant’Angelo in Formis, San Benedetto a Capua, Santa Maria Maggiore in Sant’Elia Fiumerapido, Sant’Adriano in San Demetrio Corone).

La particolarità del motivo, qui come in altri esempi contemporanei, consiste nell’uso di diverse qualità di marmo di colori differenti, raccolte insieme l’una accanto all’altra.

Frammenti con Motivo a Dischi e a Scacchiera

I frammenti costituiscono brani pavimentali superstiti provenienti da alcuni riquadri del pavimento desideriano, recuperati dopo l’ultimo conflitto mondiale.

Il motivo più semplice è formato da dischi di porfido. Gli spazi tra i dischi sono composti da tessere bianche in palombino a forma di stelle a quattro punte. L’abbondanza di porfido, materiale raro nel medioevo, dà un’idea della ricchezza dell’Abbazia nella seconda metà del secolo XI.

L’altro motivo sarà impiegato più tardi anche dalle maestranze cosmatesche operanti a Roma tra il XII e il XV secolo. È formato da grandi tessere quadrate di colore bianco incorniciate da tessere più piccole, quadrate e triangolari, disposte a scacchiera. I quadrati sono composti in marmi chiari, pavonazzetto, cipollino, mentre i triangoli sono in porfido rosso e verde.

Frammenti con Motivi Geometrici a Scacchiera

I frammenti costituiscono brani pavimentali superstiti provenienti da alcuni riquadri del pavimento desideriano, recuperati dopo il conflitto mondiale.

I motivi impiegati sono quelli più classici e tradizionali, già presenti in pavimentazioni romane tardoantiche (IV-V secolo), basati sull’uso alternato di triangoli e quadrati per creare disegni a scacchiera con quadrati più piccoli ruotati di 45° entro quadrati, oppure triangoli inscritti dentro triangoli. Più complesso è il motivo con tessere esagonali in bianco palombino e tessere triangolari in porfido rosso e verde che formano stelle a sei punte.

Tra i marmi impiegati si trovano: porfido rosso antico e verde, giallo antico di Numidia, breccia gialla, pavonazzetto, greco scritto, caristio, bigio antico, palombino.

 

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