La formazione e l’attività artistica di Giuseppe Albano 

Giuseppe Albano (Putignano, 4 aprile 1899 – 23 novembre 1967). Incline al disegno, è subito avviato all’attività di scalpellino dal padre, costruttore edile. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale. Nel 1926 si diploma in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Qui frequenta l’intellettuale Ugo Ojetti (Roma, 1871 – Fiesole, 1946), conosce a fondo l’arte rinascimentale italiana e accoglie le influenze di colleghi e maestri: da Felice Carena (Cumiana, 1879 – Venezia, 1966), preside dell’istituto e suo docente, eredita l’interesse per la ritrattistica e il mondo degli umili; dello scultore Domenico Trentacoste (Palermo, 1859 – Firenze, 1933) risente l’influenza dello stile. Dagli Anni Quaranta ai Cinquanta insegna all’Istituto d’Arte di Bari, all’Accademia di Belle Arti di Firenze e all’Università di Bari.

Albano lavora tra Firenze e la natia Putignano; testimonianze delle sue opere si trovano nei cimiteri di Bari e di Chiusi, nelle Cattedrali di Matera, Foggia e nella chiesa “Trullo del Signore” a Fasano, dove progetta anche la locale Banca Rurale.  Importanti committenze pubbliche sono le due sculture per l’ingresso del Palazzo degli Uffici Finanziari e i bassorilievi per la sede della Banca d’Italia, a Bari. Negli ultimi anni torna a dedicarsi alla produzione di tema religioso, di cui è testimonianza un Crocifisso in gesso, ultima opera incompiuta.