Il Museo C.H.Andersen

 

Che cos’è il Museo Hendrik Christian Andersen?

Il Museo Hendrik Christian Andersen è una casa-museo che, insieme alla Galleria nazionale d’arte moderna, al Museo Boncompagni Ludovisi, al Museo Mario Praz, alla Raccolta Museo Manzù ad Ardea, fa parte della Soprintendenza alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea.

Cosa si trova in questo museo?

Nel museo sono conservate tutte le opere di Hendrik Christian Andersen. La collezione comprende oltre duecento sculture di grandi, medie e piccole dimensioni, oltre duecento dipinti e più di trecento opere grafiche, non solo di Hendrik ma anche del fratello Andreas.
Quasi tutte le opere sono ispirate al grande progetto del Centro Mondiale di Comunicazione, una città ideale, progettata da Hendrik per valorizzare il sapere e la conoscenza delle arti e delle scienze.
Nel museo sono contenuti inoltre gli arredi, le fotografie, i libri e le carte d’archivio di tutta la famiglia Andersen.

Qual è la storia del museo Andersen?

L’edificio che ospita il museo è anche chiamato Villa Helene, in onore della madre di Andersen; progettato dallo stesso artista, fu costruito, tra il 1922 e il 1924, per svolgere la funzione di abitazione e studio; nel 1935 fu sopraelevato un terzo piano.
Lo stile è neorinascimentale e vicino al gusto americano degli inizi del Novecento, con stucchi colorati all’interno; all’esterno si nota una ricca decorazione con motivi floreali, anfore,  testine d’angelo e i ritratti dei familiari.
Andersen, morto nel 1940, lasciò l’edificio e la sua collezione allo Stato Italiano. Solo nel 1978, dopo la scomparsa della sorella adottiva, Lucia, la tutela dell’edificio e delle raccolte fu affidata alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea.
Nel 1998 la palazzina venne restaurata e il 19 dicembre 1999, nel cinquantanovesimo anniversario della morte di Andersen, il museo fu aperto al pubblico.

Com’è organizzato il museo Andersen?

Il museo ospita al piano terra la Galleria o Sala di rappresentanza, dove Andersen mostrava le opere finite ai suoi ospiti, e lo Studio o Laboratorio, dove l’artista dava vita alle sue creazioni.
In queste due sale ancora oggi sono esposte le sue opere scultoree e i numerosi disegni e progetti dedicati al Centro Mondiale di Comunicazione.
Il primo piano, dove un tempo aveva la sua abitazione Andersen, è oggi utilizzato per le mostre temporanee dedicate agli artisti stranieri del passato o ancora viventi.
Il secondo e terzo piano sono occupati dagli uffici del museo, da una piccola biblioteca, dall’archivio e da una sala conferenze. Al secondo piano si trova anche una postazione multimediale dedicata alla storia della famiglia Andersen, narrata attraverso la testimonianza del diario di Olivia Cushing, cognata dell’artista.

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